lunedì 19 luglio 2010

Gli ebook sostituiranno i libri di carta?

Facendo una passeggiata (metaforicamente) in giro per la rete, sui siti che parlano di libri e di editoria del futuro, non si parla d'altro che degli ebook.
C'è chi è pronto a scommettere che soppianteranno in breve tempo i libri di carta, c'è chi invece dice che l'Italia ancora non è pronta ma che seguirà lo stesso trend che c'è stato negli Stati Uniti dove le vendite di ebook rappresentano già il 50% circa del mercato del libro.
Certo, molto lo farà la diffusione degli ebook-reader, primo in testa l'i-pad che si prevede essere il regalo più gettonato del prossimo natale.
Siti come Amazon, che sono stati pionieri nella vendita di ebook, hanno ben pensato di vendere anche gli ebook-reader come il Kindle.
Penso agli mp3, a come abbiano sostanzialmente cambiato il mondo della musica e come il settore della vendita di dischi sia crollato con le vendite. Sarà lo stesso anche per gli ebook?
C'è una bella differenza però, la diffusione degli mp3 e poi di seguito quella dei mp3-reader(i-pod) è nata da un desiderio popolare, ovvero quello di poter ascoltare musica gratis e ovunque.
L'i-pad mi appare invece qualcosa di imposto da Mr. Steve Jobs che, dato che ha ormai saturato il mercato degli i-pod (ormai tutti ce l'hanno), sta cercando di fare leva su qualcos'altro. Sta cercando di far nascere nella gente un bisogno che prima non aveva.
Magari, molti compreranno l'i-pad per moda e forse succederà che i giovani si avvicineranno di più alla lettura per via di questo nuovo modo di leggere, chissà che le librerie si svuotino dei libri spazzatura dei personaggi famosi che scrivono senza essere scrittori e che, aimé, vendono più degli scrittori, chissà cosa accadrà, nessuno può dirlo con certezza.
Però una cosa è sicura: il mercato della lettura digitale difficilmente uguaglierà i numeri di quello della musica perché la lettura è più d'elite rispetto alle canzonette.
Finché ci saranno persone che avranno voglia di tenere un libro tra le mani, annusarne la carta e sapranno trasmettere agli altri l'amore per il libro, strumento usato da secoli per comunicare con gli altri e con i posteri, i libri di carta esisteranno.
C'è poi un discorso legato alla digitalizzazione dei contenuti che va al di là dei libri e vale per qualsiasi tipo di informazione scritta.
L'informazione digitale ha il problema che può essere soggetta a maggiori controlli dei contenuti rispetto a quella cartacea, e quindi addirittura a censure automatiche nel caso di informazione scomoda al potere.
Nel secolo scorso Hitler voleva bruciare tutti i libri di storia per riscriverla, oggi forse avrebbe voluto impossessarsi di TV ed Internet.
Spero quindi che la carta sopravviva al digitale e che i libri e gli ebook rimangano due mondi diversi che possano coesistere.

Ad maiora,
JECO digitale


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