Ancora oggi non riesco a fare a meno di sorridere e di pensare dopo aver letto una delle sue poesie e, molte delle cose che ha scritto sono ancora attualissime nonostante sia passato più di mezzo secolo.
Quando, a pochi giorni prima dalla morte gli dissero che era diventato senatore a vita gli venne da dire:
M'hanno dichiarato senatore a morte!
Il destino ha voluto che non appartenesse mai a quella classe politica le cui abitudini tanto egli commiserò in vita.
Una poesia che fa capire quanto un poeta alle volte possa vederci di più di un politico o di un addetto ai lavori è questa:
LA STATISTICA
(Trilussa)
Sai ched'è la statistica? È na' cosa
che serve pe fà un conto in generale
de la gente che nasce, che sta male,
che more, che va in carcere e che spósa.
Ma pè me la statistica curiosa
è dove c'entra la percentuale,
pè via che, lì,la media è sempre eguale
puro co' la persona bisognosa.
Me spiego: da li conti che se fanno
seconno le statistiche d'adesso
risurta che te tocca un pollo all'anno:
e, se nun entra nelle spese tue,
t'entra ne la statistica lo stesso
perch'è c'è un antro che ne magna due.
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