martedì 8 marzo 2011

eBook, nuovi pensieri e teorie

E' dalla fine del 2010 che si stanno susseguendo dibattiti ed eventi relativi al futuro dei libri, in particolare relativi agli ebook.
L'iniziale diatriba: “è meglio il libro di carta o l'ebook?” attualmente è stata superata poiché si è capito che sono due esperienze di lettura diverse, non necessariamente in competizione fra di loro.
La visione futurista che vede i libri di carta soccombere di fronte ai libri elettronici, in realtà, è solo propaganda del terrore per gli editori italiani che ancora non sono convinti se sia il momento giusto per investire sul nuovo.
Chi vorrebbe una maggiore diffusione degli ebook sostiene la tesi che, con essi, l'esperienza di lettura cambia diventando sempre più social, ovvero la lettura diventa qualcosa da condividere e da discutere in community.
Migliora inoltre con gli ebook la facilità di reperire titoli, il prezzo dei libri si riduce ed aumenta sempre di più la possibilità di inserire in essi contenuti multimediali (specie con il nuovo formato epub3), cosa che li rende pertanto oggetti sempre più vicini ad un sito web e lontani dal normale libro di carta.
Pochi però si sono fatti questa domanda:


Se è vero che cambia l'esperienza di lettura, come deve cambiare con gli ebook la scrittura?


Attualmente ci si limita a trasportare i contenuti dal cartaceo all'ebook ma questo è solo un primissimo passo.
Personalmente credo che ci voglia una scrittura ebook-oriented, scrittori in grado di scrivere pensando già all'ebook e strumenti software che siano diversi da applicativi come "Word" (che è senz’altro print-oriented) e che siano più simili ai text-editor dei blog.
I normali editor non vanno più bene, lo scrittore di ebook deve dotarsi di strumenti diversi, oltre che di idee innovative ovviamente.
Andando invece alla questione della morte annunciata del cartaceo, posso dire che, a mio avviso, i libri di carta non moriranno ma si stamperà con più parsimonia, nel senso che in futuro si stamperanno solo gli ebook che riterremo davvero importanti.
Sempre più diffuse saranno le stampanti che permettono di realizzare anche una sola copia del libro, già oggi i POD stanno avendo un ottimo successo, specie presso i self-publishers.
La presenza di questo tipo di macchine me la immagino nelle librerie fisiche che offriranno agli acquirenti questo tipo di servizio e diverranno sempre più un luogo di discussione ed incontro trasformandosi da vetrine di libri in vetrine di autori ed eventi associati ai libri.
Infine, se gli ebook non decollano, è perché la rivoluzione non parte dal basso, ovvero da chi legge che continua a preferire il libro di carta non percependo sufficiente valore aggiunto negli ebook e lasciandosi scoraggiare dai prezzi dei tablet/e-reader che sono ancora troppo alti.
Il valore aggiunto lo faranno i contenuti ma soprattutto i servizi che ruoteranno attorno agli ebook, servizi che sono tutti ancora da sperimentare e da inventare.
E' stupido pensare che bisogna limitarsi semplicemente a copiare quanto già fatto per il mercato americano quando il futuro dell'ebook è ancora (ed è proprio il caso di dirlo) tutto da scrivere.

Ad maiora,
JECO digitale

1 commenti:

Mikael Compo ha detto...

Ho conosciuto questo blog dopo aver letto il tuo interessante E-book sui medesimi.
Anche io sono un Poeta Blogger, e sarei lieto che le nostre strade possano percorrere parallele.

Il mio sito:

http://giornalesegreto.blogspot.com/

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