mercoledì 12 gennaio 2011

Concorsi letterari seri e non

Non è facile. Trovare un buon concorso letterario è un'impresa ardua e può essere davvero complicato per un giovane scrittore orientarsi nella fitta giungla dei bandi dei concorsi letterari in rete.
Numerose sono poi le trappole e le insidie che si presentano. I sogni di gloria promessi, il più delle volte sono solo un modo velato per spillarti soldi perciò proverò a fare qualche considerazione in merito.

Prima ancora di leggere le limitazioni imposte dal bando del concorso, innanzi tutto, è bene chiedersi quale categoria di genere è ammessa dal concorso ovvero:
  • E' un concorso per opere di prosa, di poesia o per entrambe?
A me, il più delle volte, interessano quelli appartenenti alla Poesia e gli altri li scarto automaticamente.
L'ulteriore distinzione che poi, personalmente, faccio è la seguente:
  • E' un concorso a pagamento o senza contributo (gratis)?
Sarà un mio limite ma, per principio, non partecipo ad un concorso che richieda una quota d'iscrizione. Può anche darsi che la quota sia legittima e serva a coprire delle spese di organizzazione ma, con i tempi che corrono, non mi fido ed immagino sempre che ci sia alle spalle solo il tentativo di lucrare sulle speranze di successo di giovani polli da spennare visto che alcuni di questi concorsi arrivano a costare anche 25 euro.

Altra questione importante è:
  • Che si vince?
I premi possono essere di varia natura: Soldi, Pubblicazione, Notorietà, Targhe ed attestati.
Questi ultimi, credo che siano fini a sé stessi e non siano un buon premio.
La Notorietà, invece, specie per un autore sconosciuto, può essere il premio migliore.
Poi c'è la pubblicazione che (si spera) non sia con contributo da parte dell'autore altrimenti l'intero concorso è solo una farsa organizzata spesso proprio dalla stessa casa editrice che vuole pubblicare l'opera vincitrice.
C'è poi la questione delle Raccolte antologiche e poetiche. Molte volte capita di leggere in concorsi anche gratuiti: "i migliori testi in gara verranno inseriti in una raccolta antologica... bla bla bla... acquistabile presso...".
Gli autori premiati (più sono e meglio è), pur di far vedere ad altri il proprio nome stampato, compreranno una o più copie dell'antologia e l'editore avrà trovato così i propri polli da spennare.
Nei concorsi seri, ai vincitori almeno una copia dell'antologia è data gratuitamente!
Questo tipo di concorsi trappola spesso sono riconoscibili dal fatto che hanno una cadenza mensile e la modalità di invio dei testi in gara vine fatta tramite email per avere il numero maggiore di partecipanti.
Il premio in soldi nei concorsi letterari è raro ma c'è in qualche caso. Sebbene possa essere gratificante guadagnare del denaro con la scrittura penso che per uno scrittore alle prime armi sia molto più gratificante un po' di notorietà ed un applauso fatto da persone che non sono solo amici e parenti.

Altra questione riguarda l'autorevolezza del concorso a cui si partecipa.
  • E' un concorso serio ed autorevole?
Partecipare al "Concorso di poesia della cittadella di ... nei pressi del piccolo borgo ... organizzato dagli amici della parrocchia di San ... " che senso ha?
A parte che le probabilità che il vincitore sia già stabilito sono molto alte, è importante che la commissione che esaminerà i testi sia autorevole nell'ambito della letteratura altrimenti avremo fatto giudicare le nostre parole a gente non competente.

Altro argomento fondamentale:
  • Il tema del concorso è consono al proprio modo di scrivere?
Ad esempio, per me che scrivo poesia satirica, non ha senso partecipare a concorsi di poesia religiosa. Poi, se ci si vuole cimentare con qualcosa di diverso, è un altro paio di maniche.

In conclusione:
  • E' bene leggere sempre attentamente il bando del concorso e fare sempre una selezione accurata dei concorsi letterari a cui partecipare documentandosi in Internet su chi sono gli organizzatori e che reputazione hanno.
Penso di aver scritto abbastanza per oggi.

Ad maiora.
JECO digitale


1 commenti:

Anonimo ha detto...

Grande! E ora perché non ci intoni qualche pezzo delle tue poesie satiriche?

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